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Cultura - Territorio


 A metà strada tra il Lago di Garda e Verona, la Valpolicella e’ costituita dalle vallate dei progni di Fumane, Marano e Negrar che solcando le ultime propaggini dei Monti Lessini, defluiscono nell’Adige. Ancora oggi sono visibili i segni di antichissime popolazioni che abitarono all'interno della valle: postazioni di antichi cacciatori, pitture rupestri e villaggi d’altura. I prodotti tipici della Valpolicella hanno origini antichissime: già 2000 anni fa molte i Romani valorizzarono "l'industria" del vino e della pietra. Nel Medioevo, invece, si costruirono interi villaggi di pietra e chiese, come la pieve di San Floriano del XII secolo, o la pieve di San Giorgio Ingannapoltron. Infine nei secoli successivi, durante il dominio della Serenissima sono le ville a segnare un nuovo modo di organizzare la Valpolicella. All'interno di questo territorio e' molto noto il paese di San Pietro In Cariano, dal quale parte il percorso turistico delle fontane.    

PRODOTTI TIPICI

Prodotti Tipici
Oggi in Valpolicella ci si può accostare ai sapori della tradizione. Nei boschi è ancora possibile cogliere infatti l’asparago selvatico o la fragola, nei campi il radicchio, le nocciole, nei prati possiamo ancora incontrare la salvia prataiuola e il timo ed altre innumerevoli erbe. Non mancano i funghi e i tartufi. Scarseggiano ormai invece le siepi che offrivano more selvatiche. Ma il bosco offre ancora qualche cinghiale e molte lepri. Nei coltivi, invece, sopravvivono ancora accanto alla vite, all’olivo e al ciliegio, numerosi alberi da frutto produttori di marasche anzitutto e poi di albicocche, o di particolari qualità di pesche, di peri, di susine. Tutte rarità gastronomiche che sono offerte all’ospite in caratteristici ristoranti del territorio sulle cui tavole fumavano anche gli antichi minestroni di patate e fagioli, polente accompagnate da brasati all’Amarone, carni ai ferri, insaccati di vario genere (salami, soppresse, cotechini), formaggi teneri e stagionati.

CILIEGIE

Ciliege
Per capire quanto il ciliegio sia ancor oggi presente nella Valpolicella basta percorrere le sue colline in primavera: si godrà di uno spettacolo rappresentato da una miriade di batuffoli di piante fiorite alternarsi ai primi germogli delle viti. La ciliegia, sicuramente presente già nel Medioevo, assume, anche in Valpolicella, una vera diffusione subito dopo la prima Guerra mondiale, e coincide con la ricostruzione dei vigneti, dal 1930 al 1940, dovuta alla distruzione provocata dalla Filossera. Questa pianta, poco esigente e generosa, conveniva all'azienda agricola perché, oltre ad esercitare funzioni di sostegno per la vite, consentiva di ricavare un guadagno il cui costo era limitato alle spese di raccolta. Dopo la seconda Guerra mondiale la coltivazione di ciliegio s'espande ulteriormente, ed oggi, per restare alla Valpolicella e adiacenze, il conferimento e la commercializzazione di oltre trentamila quintali di prodotto danno vita ad un vivace mercato in San Pietro in Cariano.

OLI

Olio
La qualità e la tipicità sono le due carte vincenti dell'olio delle colline veronesi. Le peculiarità dell'olio valpollicese si divesificano da qualsiasi altro per la floridezza del profumo, il vigore, la persistenza e la delicatezza di gusto, carattere e vitalitàL’olio d’oliva della Valpolicella ha un colore verde-oro intenso e marcato per l’elevato contenuto in clorofilla; il profumo è delicato e al palato ha un retrogusto erbaceo. Si ottiene dalla molitura delle olive prodotte negli oliveti specializzati e dalle numerose piante sparse sulle colline della Valpolicella.


VINO

Vino
Tra i vini piu' importanti ricordiamo:
l'Amarone: viene prodotto in circa 19 comuni della Valpolicella, nella fascia settentrionale della provincia di Verona. E' di colore rosso rubino carico, con un sapore pieno e vellutato; gradazione a 14 gradi. E’ indicatissimo con i piatti forti: arrosti di carne rossa e selvaggina.
il Recioto: viene prodotto in circa 19 comuni della Valpolicella, nella fascia settentrionale della provincia di Verona. E' di colore rosso granato, con un sapore delicato, amabile o asciutto; gradazione a 14-15. È adatto ai dessert o a feste. Il palio del recioto e’ la manifestazione piu’ importante dell’anno.